I ricercatori dell'Università di Kyoto in Giappone hanno stabilito che il legno di magnolia potrebbe essere un materiale da costruzione ideale per un satellite che dovrebbe essere lanciato nello spazio nel 2024.
I risultati di un recente esperimento a bordo della Stazione Spaziale Internazionale tra tre campioni di legno hanno dimostrato che la magnolia è il materiale più versatile. I campioni, che sono stati nelle dure condizioni dello spazio per 10 mesi, sono tornati sulla Terra nel gennaio di quest'anno.
L'analisi ha mostrato che la magnolia non aveva subito decomposizione o danni come screpolature, desquamazione o deformazioni. Inoltre, non vi è stato alcun cambiamento nella massa dei campioni di legno prima e dopo essere stati nello spazio. Il legno potrebbe non sembrare la scelta migliore per un satellite spaziale, ma presenta alcuni vantaggi unici.
È molto più facile ed economico da produrre rispetto alle leghe metalliche tradizionalmente utilizzate per costruire i satelliti. Inoltre, il legno è più ecologico, leggero, flessibile e, senza dubbio, brucerà completamente entrando nell'atmosfera terrestre, il che riduce al minimo il rischio associato allo smantellamento del satellite. I satelliti esistenti, che non dovrebbero bruciare completamente nell'atmosfera, tornano sulla Terra attraverso remoti tratti di oceano. Tuttavia, un satellite in legno non sarà in grado di eliminare completamente tutti i rischi, poiché i suoi componenti interni saranno comunque realizzati con materiali tradizionali che potrebbero non bruciare così facilmente.
Nel 2020, l'Università di Kyoto, in collaborazione con Sumitomo Forestry, ha iniziato a lavorare al LignoStella Space Wood Project, che mira a lanciare un satellite di legno nello spazio. Simulazioni di test sulla Terra hanno dimostrato che il legno può essere utile nello spazio perché può resistere a un'ampia gamma di temperature e può essere mantenuto in condizioni di quasi vuoto.
Secondo Phys.org, il satellite in legno del gruppo sarà lanciato congiuntamente dalla NASA e dalla Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA) nel 2024. Una voce nel database Nanosats rileva che il satellite condurrà operazioni radioamatoriali e aiuterà a insegnare agli studenti le caratteristiche del satellite.
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