Il colosso industriale Bosch apre a Dresda una delle fabbriche di semiconduttori più moderne al mondo. Bosch sta investendo circa 1 miliardo di euro nella produzione high-tech, il più grande investimento una tantum nei 130 anni di storia dell'azienda.
È la prima fabbrica AIoT dell'azienda: completamente connessa, basata sui dati e auto-ottimizzata fin dall'inizio.
In particolare, ciò significa che tutti i dati in una fabbrica di semiconduttori – da macchine, sensori e prodotti – vengono raccolti in un database centrale. Il risultato: ogni secondo vengono generati dati di produzione equivalenti a 500 pagine di testo. Sono più di 42 milioni di pagine in un solo giorno.
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Questi dati vengono quindi valutati utilizzando tecniche di intelligenza artificiale. In questo processo, gli algoritmi di autoottimizzazione imparano a fare previsioni basate sui dati. In questo modo, i processi di produzione e di servizio vengono analizzati in tempo reale.
Ad esempio, un algoritmo AI può rilevare anche le più piccole anomalie in un prodotto. Queste anomalie sono visibili sulla superficie del wafer sotto forma di alcuni modelli di errore noti come segnature. Le loro cause vengono immediatamente analizzate e le deviazioni dal processo vengono corrette immediatamente prima di compromettere l'affidabilità del prodotto.
La produzione a Dresda inizierà a luglio, sei mesi prima del previsto. I primi semiconduttori prodotti nel nuovo stabilimento saranno installati negli elettroutensili Bosch. La produzione di chip per i clienti dell'industria automobilistica inizierà a settembre, tre mesi prima del previsto.
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