Rimane ancora molto da studiare e da imparare sugli effetti del volo spaziale sul corpo umano e sembra che questi effetti includano alcuni ricablaggi dei neuroni nel cervello. I ricercatori che hanno studiato il cervello di 12 astronauti hanno scoperto "significativi cambiamenti microstrutturali" nella sostanza bianca che controlla le comunicazioni all'interno del cervello, così come nel resto del corpo. I dati sono stati ottenuti utilizzando scansioni di risonanza magnetica pesata in diffusione (dMRI) eseguite immediatamente prima e dopo la permanenza dei partecipanti nello spazio, durata in media 172 giorni. Una scansione di follow-up è stata eseguita sette mesi dopo e, sebbene alcune modifiche fossero state corrette, alcune erano ancora visibili.
In particolare, il team ha riscontrato cambiamenti nei percorsi neurali correlati alle funzioni sensoriali e motorie e ha suggerito che ciò potrebbe essere correlato all'adattamento degli astronauti alla vita in microgravità. Questa è la prima volta che una tecnica di imaging cerebrale nota come trattografia in fibra è stata utilizzata in connessione con gli effetti del volo spaziale. Questo metodo consente di creare un'immagine tridimensionale dei percorsi neurali, che rivela il modello di comportamento del cervello. Sebbene i cambiamenti nel cervello dei viaggiatori spaziali siano stati osservati in precedenza, con l'aiuto della trattografia in fibra, questo studio ha permesso di osservare meglio l'effettiva connessione tra i neuroni e il modo in cui sono cambiati.
All'inizio, i ricercatori pensavano di vedere cambiamenti nel corpo calloso, l'autostrada centrale che collega i due emisferi del cervello, ma a un esame più attento hanno visto l'allargamento dei ventricoli del cervello, reti interconnesse di camere piene di liquido che si trovano accanto al corpo calloso. I cambiamenti nel cervello non sono certamente insoliti: questa plasticità ci consente di apprendere nuove abilità, creare nuovi ricordi e molto altro. Ma al momento non è chiaro quali possano avere esattamente le conseguenze di questo lampo cosmico.
È innegabile che il nostro corpo stia cercando di adattarsi alle dure condizioni dello spazio. Studi precedenti hanno mostrato segni di un aumento del rischio di malattie e possibili danni cerebrali. Si è anche scoperto che essere nello spazio colpisce uomini e donne in modo diverso. Lo studio dell'adattamento cerebrale utilizzando questo metodo di scansione è solo all'inizio, ma più sappiamo del corpo umano e dell'assenza di gravità, meglio possiamo prepararci per viaggiare in altri mondi.
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