Root NationNotiziaGiornale informaticoGli scienziati hanno creato una "pelle elettronica" con la funzione di autoguarigione e la possibilità di elaborazioni ripetute

Gli scienziati hanno creato una "pelle elettronica" con la funzione di autoguarigione e la possibilità di elaborazioni ripetute

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Nel tentativo di rendere i dispositivi elettronici più rispettosi dell'ambiente, gli scienziati hanno creato una "pelle elettronica" (di seguito e-skin), che è adatta per un uso ripetuto. E-skin è in grado di autorigenerarsi e imitare la vera pelle.

Il dispositivo, descritto nella rivista Science Advances, è un film sottile dotato di sensori: pressione, temperatura, umidità e flusso d'aria. Il film è realizzato in polimero e rivestito con nanoparticelle d'argento. Se la “pelle elettronica” viene tagliata in due, i tre composti chimici che compongono la pelle le permettono di rigenerarsi riproducendo la reazione tra le due parti tagliate.

Se l'e-skin non può essere ripristinata, può essere facilmente immersa in una "soluzione di ricircolo", che, assorbendo nel materiale, provoca la rottura di composti chimici e il rilascio di nanoparticelle d'argento. I materiali selezionati possono essere riutilizzati in futuro. Con ulteriori miglioramenti dell'e-skin, si potrà parlare dell'utilizzo dello sviluppo in protesi, nella produzione di robot umanoidi o nello sviluppo di tessuti "intelligenti".

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In tutto il mondo, la ricerca massiccia sulla "pelle elettronica" è in pieno svolgimento. Una delle varietà di tale skin, sviluppata in Europa, consente agli utenti di interagire con oggetti virtuali senza toccarli, grazie ai magneti integrati nella pelle. Un altro sviluppo, dal Giappone, permette di trasformare una maglietta intelligente in un controller per videogiochi. Il tipo di e-skin appena presentato è il più promettente di quelli sopra, poiché ha la funzione di elaborazione ripetuta.

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"La pelle che abbiamo sviluppato non produrrà alcun rifiuto. Il nostro obiettivo è rendere l'elettronica rispettosa dell'ambiente", afferma uno degli sviluppatori di e-skin, Jianliang Xiao, professore associato di ingegneria meccanica presso l'Università del Colorado.

Ma, nonostante le prospettive inerenti alla nuova tecnologia introdotta, non è ancora perfetta. La pelle è morbida, ma non elastica come la pelle umana. Xiao dice che lui e i suoi colleghi stanno attualmente lavorando per aumentare lo sviluppo in modo che in futuro sarà possibile incorporare facilmente la pelle in protesi o robot.

fonte: theverge.com

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