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G7: l'IA deve avere standard tecnici globali

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Durante un incontro a Hiroshima, in Giappone, i leader dei paesi del G7 hanno chiesto lo sviluppo e l'implementazione di standard tecnici globali per garantire affidabilità e fiducia nell'intelligenza artificiale. La preoccupazione principale è che le politiche volte a stabilire regole universali per l'uso dell'IA non tengono il passo con il suo rapido sviluppo.

G7

In una dichiarazione congiunta, i leader del G7 hanno sottolineato che le norme che disciplinano le tecnologie digitali, compresa l'IA, devono essere in linea con i valori democratici. Questo accordo ha fatto seguito a una recente iniziativa dell'Unione Europea per emanare una legislazione che regolerebbe l'IA. Questa potenziale legge potrebbe diventare la prima legge globale sull'IA al mondo e servire da modello per altri paesi.

"Vogliamo che i sistemi di intelligenza artificiale siano accurati, affidabili, sicuri e non discriminatori, indipendentemente dalla loro origine", ha affermato Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea.

Le preoccupazioni per l'uso diffuso e spesso quasi incontrollabile delle tecnologie di intelligenza artificiale sono emerse dopo che OpenAI ha presentato il suo ChatGPT e si sono ulteriormente intensificate dopo che figure di spicco del settore ed esperti di intelligenza artificiale hanno chiesto una moratoria di sei mesi sullo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale più avanzati, citando potenziali rischi sociali .

Un mese dopo, i legislatori hanno invitato i leader mondiali a trovare modi per regolamentare la tecnologia AI poiché i suoi progressi hanno superato le aspettative.

Gli Stati Uniti hanno adottato un approccio cauto nella gestione dell'IA, con il presidente Joe Biden che ha recentemente affermato che i pericoli posti dall'IA rimangono incerti. Sam Altman, CEO di OpenAI, una società che supporta Microsoft, è comparso davanti a una commissione del Senato e ha suggerito agli Stati Uniti di prendere in considerazione l'introduzione di requisiti di licenza e test per lo sviluppo di modelli di intelligenza artificiale.

G7

Il Giappone, in qualità di attuale presidente del G7, ha espresso sostegno all'adozione dell'IA sia da parte del governo che da parte dell'industria, monitorando al contempo i rischi connessi. Il primo ministro Fumio Kishida ha sottolineato l'importanza di gestire efficacemente sia i potenziali benefici che i rischi dell'IA durante un incontro con il Consiglio AI del governo la scorsa settimana.

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