Come la minoranza tematica sa da tempo (e la maggioranza imparerà da questa notizia), l'azienda Intel sviluppa i suoi processori secondo la strategia "tick-tock", dove "tick" è un nuovo processo tecnico, e "tack " è una nuova microarchitettura con un vecchio processo tecnico.

Insieme al rilascio della settima generazione di Intel, Kaby Lake, la strategia è passata al "tic-toc", e l'altro giorno sono trapelati su Internet i dati secondo cui l'ottava generazione rimarrà a 14 nanometri.

Intel Cannonlake resta a 14 nanometri?

Nella sua presentazione, Intel ha affermato che l'ottava generazione, Cannonlake, sarà annunciata nella seconda metà del 2017 e non sarà basata su un nuovo processo. E sì, questa sarà la quarta generazione che rimane a 14 nanometri.

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Nonostante la "vergogna" della situazione, Intel sostiene che la potenza dell'ottava generazione aumenterà del 8 percento rispetto alla precedente - secondo SysMark, comunque. Allo stesso tempo, si afferma che l'azienda non passerà improvvisamente ai tanto attesi 15 nanometri e questa transizione sarà "flessibile", a seconda dell'applicazione dei processori.

La decisione di rimanere a 14 nm è comprensibile: ridurre le dimensioni dei nuovi processori è un compito pericoloso e dispendioso in termini di tempo che Intel spingerà sicuramente, a partire dai modelli di livello Xeon. O le opzioni di gioco più potenti.

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Tuttavia, Intel ha motivi per essere nervosa: ad esempio, Qualcomm mostrerà i suoi SoC a 10 nm già quest'anno. E dato che lo Snapdragon 835 in grado di eseguire applicazioni Windows, la concorrenza nell'area desktop potrebbe intensificarsi in modo significativo.

fonte: engadget