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Il 27 settembre, alle 2:16 ora di Kiev, si è verificato un evento che alcuni scienziati aspettavano da 20 anni. Ad una velocità di circa 22500 km/h, la navicella DART si è schiantata contro un asteroide chiamato Dimorphos con una dimensione di circa 160 m di diametro.
La missione DART (abbreviazione di Double Asteroid Redirection Test) fa parte del programma per proteggere il nostro pianeta dai corpi spaziali che potrebbero causare danni irreparabili alla Terra. Il veicolo spaziale è stato lanciato il 24 novembre 2021. La collisione avvenuta, secondo gli scienziati, dovrebbe causare la formazione di un cratere sulla superficie con un'espulsione parallela di parti dell'asteroide nello spazio e, soprattutto, un cambiamento nell'orbita del corpo cosmico.
Tutti i telescopi sulla Terra e nello spazio erano puntati in un punto del cielo per fotografare lo spettacolo storico. E sebbene la collisione fosse ovvia, gli scienziati avranno bisogno di qualche mese in più per capire come è cambiata l'orbita dell'asteroide. Dopotutto, i corpi in collisione non possono essere confrontati né per dimensioni né per massa. Il peso della navicella spaziale è di 570 kg e il peso di Dimorphos è di circa 5 miliardi di kg. Quindi uno spostamento orbitale previsto dell'1% potrebbe non sembrare un grosso problema, anche se gli scienziati affermano che porterà a cambiamenti significativi nel tempo.
Secondo la NASA, ci sono circa 100 oggetti potenzialmente pericolosi (oggetti di diametro superiore a 25 metri) su 000 oggetti vicini alla Terra. Sembra poco, ma allo stesso tempo non poco.
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