Il 5 aprile 2022, la missione ESA Mars Express ha fotografato la regione di Terra Syrenum, che si trova nell'emisfero meridionale di Marte. Nella parte sinistra dell'immagine ripresa dalla High Resolution Stereo Camera (HRSC) è visibile un grande cratere da impatto, largo circa 70 km. All'interno del cratere puoi vedere l'impronta del vento marziano - nella parte inferiore del cratere ci sono yardang, che sono segni visibili dell'erosione del vento.
Un cratere più piccolo, largo circa 20 km, si trova all'interno del grande cratere. La struttura e il profilo di questo cratere, così come il suo piccolo vicino sullo sfondo, suggeriscono che questa superficie fosse coperta da acqua o ghiaccio quando si è verificato l'impatto. Tracce di ghiacciai passati sono visibili sulla superficie liscia di questi crateri. Si ritiene che i ghiacciai, costituiti da una miscela di frammenti di pietra e ghiaccio, scorressero lungo il pendio. Il loro movimento è evidenziato da piccoli e larghi canali alla base dei crateri. La valle tortuosa nell'angolo all'estrema sinistra è larga fino a 1,8 km. Si ritiene che questo fosse il percorso dell'acqua che si scioglieva nella conca ad est.
Il lato destro dell'immagine mostra un'area complessa di tortuose valli dendritiche, la cui origine si ritiene sia correlata alla pioggia o alla neve. La superficie del Pianeta Rosso è segnata dai movimenti dinamici della crosta marziana. Parallela alla grande vallata, a circa 10 km da essa, nell'angolo in basso a sinistra è presente una faglia che taglia la conca. Le faglie si formano quando la crosta si rompe sotto l'influenza dello stress tettonico e parti della superficie cadono.
La lava ha lasciato le sue tracce anche in superficie. Mentre il cratere più grande ha tracce di un ghiacciaio, uno strato di lava è presente sul fondo del cratere da impatto sul lato destro dell'immagine. E la griglia di creste situata in basso ea destra si è formata a seguito della compressione del campo lavico da parte delle forze tettoniche.
Molte caratteristiche del terreno, rappresentate in un'immagine, fanno luce non solo su vari processi fisici, ma anche sulla storia del Pianeta Rosso.
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