La NASA ha parlato del modo più nuovo per misurare le proprietà di un corpo celeste chiamato nana bruna. Una nana bruna non è proprio una stella e non proprio un pianeta. Questi oggetti sono molto più grandi di Giove, ma non abbastanza massicci da diventare una stella, cioè non ci sono reazioni nucleari in corso all'interno.
Quindi, per misurare la velocità del vento, la NASA ha utilizzato un metodo che può essere utilizzato anche per studiare le atmosfere di altri giganti gassosi al di fuori del nostro sistema solare. Gli scienziati hanno utilizzato i dati presi da un gruppo di radiotelescopi e i dati dell'osservatorio a infrarossi del telescopio spaziale Spitzer.
La nana bruna 2MASS J10475385+2124234 si trova a 32 anni luce dalla Terra. Le misurazioni hanno mostrato che negli strati superiori dell'atmosfera del nano i venti si muovono a una velocità di 2293 km/h. Questo è incredibilmente veloce, anche rispetto ai venti misurati sui giganti gassosi del nostro sistema solare. Ad esempio, il vento su Nettuno (il più veloce del sistema solare) soffia a oltre 1931 km/h.
Naturalmente, il concetto di "vento" su una nana bruna ha un significato leggermente diverso rispetto a un pianeta. Negli strati superiori dell'atmosfera, parte del gas può muoversi da solo, ma a una certa profondità la pressione diventa così intensa che il gas si comporta quasi nel suo insieme: è già considerato una parte interna dell'oggetto. Quindi, quando la parte interna ruota, trascina con sé gli strati superiori di gas, che ovviamente hanno una velocità diversa. Nel corso dello studio, gli scienziati hanno misurato questa differenza tra la velocità dell'atmosfera della nana bruna e il suo interno.
La temperatura dell'atmosfera di questo oggetto è superiore a 590 ℃, quindi emette una quantità significativa di energia nello spettro infrarosso. Un nuovo studio della NASA ha dimostrato per la prima volta un metodo comparativo per misurare la velocità del vento su una nana bruna. Il team sta attualmente lavorando sull'accuratezza delle misurazioni utilizzando le osservazioni radio a infrarossi di Giove.