Root NationNotiziaGiornale informaticoUna rottura del cavo ha danneggiato il radiotelescopio di Arecibo

Una rottura del cavo ha danneggiato il radiotelescopio di Arecibo

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Il radiotelescopio dell'Osservatorio di Arecibo è stato danneggiato da un cavo che sostiene una piattaforma metallica sopra la coppa del telescopio. Il cavo ha praticato un foro nell'antenna principale e ha danneggiato gli elementi dell'irradiatore sospeso sopra di essa, secondo il sito web dell'Università della Florida centrale.

Il radiotelescopio di Arecibo è uno dei telescopi più famosi al mondo, è in funzione da quasi 57 anni. Il diametro dell'antenna sferica del telescopio, situata nell'imbuto carsico, è di 300 metri. Prima del lancio del telescopio cinese FAST da 500 metri, Arecibo era considerato il più grande radiotelescopio a tutta apertura del mondo.

Aresibo

Grazie a questo strumento sono state fatte molte scoperte scientifiche. Il radiotelescopio ha aiutato gli astronomi a determinare il periodo di rotazione di Mercurio, ha scoperto la pulsar PSR B1257 + 12, attorno alla quale ruotano i primi esopianeti scoperti dall'uomo, ha registrato lampi radio veloci e per la prima volta ha scoperto in pratica l'effetto Yarkovsky. Inoltre, Arecibo occupa un posto importante nella ricerca di civiltà extraterrestri: il 16 novembre 1974, un segnale radio noto come "messaggio di Arecibo" è stato inviato all'ammasso stellare globulare M13, inoltre, il telescopio partecipa al programma SETI .

Il 10 agosto 2020 uno dei cavi ausiliari che sostenevano la piattaforma metallica sopra il telescopio si è rotto ed è poi caduto, perforando un foro lungo circa 30 metri nel foglio di alluminio dell'antenna. Inoltre, il cavo ha danneggiato anche la cupola gregoriana (Gregorian Dome), situata accanto all'illuminatore sospeso sopra la calotta del telescopio, che ospita il ricevitore multionda ALFA, e la piattaforma utilizzata per accedervi. Sebbene non sia chiaro cosa abbia causato la rottura del cavo, gli esperti stanno attualmente valutando l'entità del danno.

Questo non è il primo grave incidente accaduto all'osservatorio: nel settembre 2017 è stato danneggiato dall'uragano Maria, che ha rotto l'antenna radar di 29 metri, i cui detriti hanno danneggiato le antenne principale e ausiliaria. Le osservazioni sono riprese solo a fine ottobre 2017.

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