Sul Sole è apparso un punto gigante chiamato AR3038. In un solo giorno ha raddoppiato le sue dimensioni, aumentando il suo diametro di circa 31,9 mila km.
Le macchie solari sono macchie scure sulla superficie del Sole dove si intrecciano potenti campi magnetici creati dal flusso di cariche elettriche nel plasma solare prima di scomparire improvvisamente. Questo rilascio di energia innesca esplosioni di radiazioni chiamate brillamenti solari. I bagliori generano getti esplosivi di materiale solare chiamati espulsioni di massa coronale.
"AR3038 ha un campo magnetico 'beta-gamma' instabile che contiene l'energia per brillamenti solari di classe M [di dimensioni intermedie] ed è puntato direttamente sulla Terra". Quando un bagliore solare colpisce l'atmosfera superiore della Terra, i raggi X e la radiazione ultravioletta del bagliore ionizzano gli atomi, rendendo impossibile per loro riflettere le onde radio ad alta frequenza e creando un cosiddetto blackout radio. Le interruzioni radio si verificano su aree della Terra illuminate dal sole durante un bagliore. Tali blackout sono classificati da R1 a R5 in ordine di gravità crescente.
Attualmente, AR3038 è leggermente a nord dell'equatore solare, quindi la Terra rimarrà nel suo mirino ancora per qualche giorno. Nonostante la sua rapida crescita, la gigantesca macchia solare non è così spaventosa come potrebbe sembrare. Questo bagliore avrà molto probabilmente una classe "M", che di solito causa interruzioni radio a breve termine che interessano le regioni polari della Terra. I brillamenti di classe M sono il tipo più comune di brillamento solare. Anche se il Sole a volte emette enormi bagliori di classe X (la categoria più forte), in grado di causare blackout ad alta frequenza sul lato della Terra interessato dal bagliore. Sono osservati molto meno spesso rispetto alle più piccole eruzioni solari.
I punti espellono materiale solare, ma a causa del forte campo magnetico, la raffica di detriti solari non raggiunge la superficie e viene assorbita. Di conseguenza, abbiamo potenti tempeste geomagnetiche. Durante queste tempeste, il campo magnetico terrestre è leggermente compresso da onde di particelle ad alta energia che filtrano attraverso le linee del campo magnetico vicino ai poli ed eccitano le molecole nell'atmosfera, rilasciando energia sotto forma di luce, creando le aurore colorate nel cielo notturno.
Si prevede che l'attività solare aumenterà costantemente nei prossimi anni, raggiungendo un massimo complessivo nel 2025 prima di diminuire nuovamente.
Secondo gli scienziati, l'evento di Carrington è stata la più grande tempesta conosciuta. Avvenne nel 1859, quando fu rilasciata la quantità di energia equivalente a 10 miliardi di bombe atomiche con una capacità di 1 megaton. Schiantandosi contro la Terra, un potente flusso di particelle solari ha fritto i sistemi telegrafici di tutto il mondo e l'aurora boreale che è apparsa a sud, fino al Mar dei Caraibi, è diventata più luminosa della luce di una luna piena. Secondo gli scienziati, se qualcosa del genere accadesse oggi, causerebbe miliardi di dollari di danni e causerebbe interruzioni di corrente diffuse, molto simili alla tempesta solare del 1989 (l'evento Quebec), che ha causato un blackout nell'intera provincia canadese del Quebec.
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