Gli Stati Uniti hanno detto che pagheranno fino a 15 milioni di dollari per informazioni su Hossein Khatefi Ardakani, un uomo d’affari iraniano noto per aver contribuito ad acquisire tecnologia per la produzione di droni d’attacco poi venduti alla Russia.
La decisione di annunciare la ricompensa per le informazioni arriva dopo che gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni e incriminato Ardakani per il suo presunto lavoro nella fornitura di tecnologia a duplice uso per la produzione di droni d'attacco del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica. Le informazioni sul premio sono state rilasciate dal Dipartimento del Commercio, che effettua i controlli sulle esportazioni statunitensi.
Gli Stati Uniti sostengono che l’Iran fornisce diversi tipi di droni che la Russia utilizza nella sua guerra contro l’Ucraina. Quella guerra, insieme ai timori sulle ambizioni militari della Cina, portò a un inasprimento del regime di controllo delle esportazioni del paese. Secondo l'accusa, Ardakani ha lavorato con un uomo in Cina, utilizzando società di copertura per acquistare componenti che sono stati poi utilizzati nei droni iraniani.
Ad esempio, un fornitore francese non coinvolto nel progetto ha fornito convertitori analogico-digitali a Hong Kong, che sono stati poi riesportati in Iran. Secondo i pubblici ministeri, questo schema ha funzionato in altri tre casi.
Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha imposto sanzioni ad Ardakani e alle società collegate e ha affermato che l’uomo d’affari gestiva una rete di approvvigionamento transnazionale che otteneva servomotori, apparecchiature di navigazione inerziale e altre tecnologie che potrebbero essere utilizzate nei droni. I componenti vengono acquistati per centinaia di migliaia di dollari. Parti di origine americana, acquistate dalla rete Ardakani, sono state trovate nei rottami di droni iraniani in Ucraina e in altri paesi, afferma il Dipartimento di Stato.
Un mandato d'arresto per Ardakani è stato emesso in relazione all'accusa del 2020. Secondo l'accusa probabilmente in quel momento si trovava all'estero. E recentemente, il Dipartimento di Stato ha indicato Teheran come uno dei suoi luoghi di soggiorno conosciuti e ha dichiarato di ricevere informazioni tramite Signal, Telegram, WhatsApp e Tor.
Gli Stati Uniti non hanno precedentemente annunciato una ricompensa per informazioni su presunti violatori dei controlli sulle esportazioni, ma la mossa arriva nel mezzo della guerra in Ucraina e di un conflitto che coinvolge gli Stati Uniti e le forze alleate in Medio Oriente che illustra le conseguenze della proliferazione di tale tecnologia.
Matthew Axelrod del Dipartimento del Commercio, che supervisiona il programma di sanzioni, ha affermato che le multe per i trasgressori dei controlli sulle esportazioni saranno più elevate. In precedenza aveva anche affermato che gli Stati Uniti potrebbero introdurre sanzioni più severe per le aziende che rilevano violazioni dei controlli sulle esportazioni ma non le segnalano al governo.
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