I ricercatori giapponesi hanno scoperto una strana nuvola di polvere che sembra un girino dalla testa grossa con una lunga coda e si trova vicino al centro della Via Lattea nella costellazione del Sagittario, a circa 27 anni luce dalla Terra.
Questa regione della Via Lattea, nota come Zona Molecolare Centrale, è estremamente densa, con nuvole di polvere di stelle che si ammassano attorno al buco nero supermassiccio centrale della nostra galassia, noto come Sagittarius A*. Ma anche in queste condizioni, la forma e il movimento abbastanza strani della nuvola hanno immediatamente attirato l'attenzione dei ricercatori.
Usando le osservazioni attraverso il James Clerk Maxwell Telescope alle Hawaii, così come il Nobeyama Radio Telescope di 45 metri a Nagano, in Giappone, il team ha determinato che la nuvola è allungata nella sua forma insolita dalla forte gravità di un oggetto vicino. Ma la ricerca non ha rivelato nulla di abbastanza potente. E questa lampante assenza di qualcosa ha fornito la chiave per svelare l'identità dell'oggetto invisibile.
"La compattezza spaziale del girino e l'assenza di analoghi luminosi ad altre lunghezze d'onda indicano che l'oggetto potrebbe essere un buco nero di massa intermedia", - scrivono gli scienziati nello studio.
I buchi neri sono così massicci che nulla, nemmeno la luce, può sfuggire alla loro attrazione gravitazionale, quindi gli astronomi non possono vederli direttamente. Tuttavia, i ricercatori possono identificarli in base a come questi mostri spaziali distorcono lo spazio e gli oggetti che li circondano.
La maggior parte dei buchi neri scoperti fino ad oggi rientra in due categorie: buchi neri di massa stellare, che possono pesare fino a 100 masse solari e si formano quando stelle massicce collassano sotto il loro stesso peso; e buchi neri supermassicci, che sono al centro di quasi tutte le grandi galassie e possono essere milioni o miliardi di volte più massicci del Sole. Gli scienziati non sono ancora sicuri di come si siano formati i buchi neri supermassicci nell'universo.
Tra queste due categorie si trova un elusivo terzo tipo: i buchi neri di massa intermedia. Questi oggetti, che possono pesare tra le 100 e le 100 masse solari, sono considerati "l'anello mancante" nella teoria dei buchi neri perché la loro dimensione media può rappresentare uno stadio cruciale di crescita tra i buchi neri più piccoli e quelli supermassicci.
Quando gli autori dello studio hanno calcolato la massa necessaria affinché il girino assumesse una forma distinta, hanno scoperto che il colpevole più probabile era un buco nero con una massa di circa 100 masse solari.
Una tale scoperta richiede ulteriori ricerche per confermare la teoria degli scienziati e allo stesso tempo apre una promettente direzione per lo studio di uno dei più potenti anelli mancanti dell'universo.
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